La fermentazione e l’immortalità dell’anima

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La fermentazione e l’immortalità dell’anima

  • Testo di Serena Guidobaldi
  • Illustrazioni di Federico Taddeucci
[NARICI] [ARIA] [TSUKEMONO]

Pungente, acre, penetrante: è l’olfatto a essere chiamato in causa, prima di ogni altro senso, dalla fermentazione. Un fortore ancestrale impregna l’aria e le cose intorno e investe sei milioni di recettori preposti alla decifrazione di un linguaggio che da troppo tempo non siamo più abituati a utilizzare. Le narici, che ritrovano la memoria della loro funzione, iniziano a muoversi, si dilatano, diventano froge, si restringono con puls(az)ioni di intensità variabile e non si fermano finché il cervello non restituisce una risposta. Amico o nemico. Attacco o difesa. Gioco o riproduzione. Rispetto o comando. Vero o falso. Puoi fidarti o non devi.

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